Partendo dalle teorie della Kinesiologia Emozionale e integrandole con la Psicologia dello Sviluppo, in particolare con gli studi sui disturbi dell’apprendimento, nei bambini in assenza di danni cerebrali, e’ stato messo a punto un programma di Psico-Kinesiologia Integrativa dello Sviluppo specifico relativo al Potenziamento dell’Apprendimento applicabile in varie situazioni scolastiche e di apprendimento.
Questo intervento parte dal presupposto che, persone che hanno problemi con la lettura o la scrittura possono non essere dislessici, ma mostrare tratti simili alla dislessia come sintomo di stress. Infatti spesso questi problemi sono imputabili ad una mancanza di comunicazione tra i due emisferi e quindi alla loro mancanza di integrazioneoppure a causa di una mancanza di comunicazione tra i lobi frontali e posteriori del solo emisfero dominante. Inoltre le prestazioni dei bambini e dei ragazzi, sono direttamente relative all’autoimmagine che essi hanno: quello che loro credono sia la verità su se stessi. Se questa immagine è quella di un bambino poco bravo a leggere o a scrivere, probabilmente il bambino non riuscirà a migliorare, nonostante tutti gli sforzi che può mettere in atto. Guarderà con attenzione le parole o i numeri, ricordando a se stesso che ha un problema in merito. Cercherà di fare bene, ma con questo sforzo, probabilmente attiverà dello stress riguardo questa tematica, e alla fine non riuscirà a fare meglio, rinforzando così un’autoimmagine negativa.
L’attivazione dello stress infatti, equivale ad una diminuzione delle capacità mentali e delle prestazioni. Questo è spiegabile anche a livello organico perché il corpo, sfidato nel suo benessere fisico, mentale o emozionale, libera nel flusso sanguigno gli ormoni dello stress. Questi agenti chimici contraggono i capillari esterni del sistema vascolare, accentrando il bisogno di sangue nel torace e in quei muscoli lunghi del corpo coinvolti con azioni tipo ”combatti o fuggi”, e quindi gli ormoni dello stress provocano una sensazione di “intontimento” che porta ad una incapacità a pensare chiaramente e a usare la porzione frontale del cervello che processa nuove informazioni.
Questa inabilità a leggere o a scrivere o a raggiungere il livello di prestazione scolastica richiesta, provoca imbarazzo e induce dei vissuti di vergogna e frustrazione, e quindi l’elusione delle attività stressanti e questo ovviamente rinforzerà il problema. Questa attivazione dello stress a livello fisico, crea un circuito di comportamento difensivo di fronte al pericolo di provare o riprovare un dolore emozionale, quale sensazione di inferiorità, vergogna, biasimo, mancata approvazione, ecc, che resta immagazzinato nel sistema di memorizzazione del corpo e che tra l’altro, si ripropone ogni qual volta la persona, anche in età adulta, si ritrova a confrontarsi nuovamente con la stessa situazione o attività, non riuscendo così a raggiungere e usare il proprio pieno potenziale e maturando all’interno della propria visione di sé un profondo “non posso” che influenzerà decisioni e scelte per il futuro. Inoltre, troppo spesso i bambini possono essere diversi dai modelli che gli adulti hanno pensato per loro, possono essere troppo o troppo poco, per standard rigidi che non permettono l’ampia espressione di se stessi. E i bambini soffrono davvero molto, fino a rinnegare alcune parti di sé per arrivare ad adeguarsi a dei modelli che non sono necessariamente giusti o i migliori.
In queste situazioni, la Psico-Kinesiologia Integrativa dello Sviluppo© solitamente riesce a dare un contributo significativamente positivo, sia nella consapevolezza dell’apprendimento che nell’acquisizione, in modo nuovo, e soprattutto calibrato sull’esigenza della persona, di competenze specifiche scolastiche. Inquadrando correttamente il problema e trasformando con tecniche specifiche forti emozioni negative rimaste ancorate alla percezione di una ingiustizia subita o di qualcosa di non compreso che rimane insoluto e cristallizzato nel tempo, è possibile sbloccare in tempi relativamente brevi delle situazioni che rischiano di indirizzarsi in una catalogazione di “disturbo” senza via di uscita.
Forti emozioni restano legate alle attività specifiche che si stavano compiendo quando queste si sono attivate.
Ho lavorato con un ragazzo di 18 anni, che ancora presentava delle difficoltà a leggere. perché ogni volta che faceva questa attività, rievocava emozionalmente tutto il senso di impotenza, vergogna e ingiustizia e non comprensione della sua persona da parte di quegli adulti di cui desiderava l’apprezzamento, che aveva provato quando aveva cominciato a leggere a 7 anni. E solo quando sono state rielaborate e pacificate queste emozioni all’interno di sé, il rgazzo comincia a fare notevoli pregressi anche esteriori proprio nella lettura ad alta voce e nella comprensione del testo.
La Psico-Kinesiologia Integrativa dello Sviluppo© lavora infatti a vari livelli, a livello psicologico, nell’integrare e sboccare gli stadi di sviluppo non completamente risolti, nel riequilibrare a livello corporeo, energetico e fisiologico stati di ansia e forti emozioni, nel promuovere migliori opzioni neuronali e scoprire nuovi percorsi e nuove strategie per l’apprendimento in una dimensione di accoglienza e di scelta, in cui l’essenza di ogni persona è rispettata, al di là dell’età, di come manifesta la sua prestazione e delle dinamiche di gerarchie relazionali, e può quindi fornire interventi efficaci specifici anche su
-
Strategie di Studio e di Memoria
-
Recupero di lettura, scrittura, calcolo e comprensione
-
Motivazione e metodo di studio.