LE NUOVE ATTIVITA’ DI SOLUZIONI PSICOLOGICHE

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I servizi di Soluzionipsicologiche vengono proposti anche online! Chiamateci al 3356610382 per informazioni!

Il 23 e 24 Novembre 2024

WEEK-END INTENSIVO DI SCRITTURA INTERIORE

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 PRENOTAZIONE TELEFONICA 

AL 335 6610382

Il 13 Dicembre 2024 ore 18

PRESENTAZIONE DELLA PSICOKINESIOLOGIA INTEGRATIVA DELLO SVILUPPO

Per i partecipanti della presentazione, il giorno 14 dicembre su appuntamento sarà possibile usufruire di una consulenza psicokinesiologica a metà prezzo su:

  • Gestione dello stress
  • Tematiche relazionali
  • Autostima e Autoefficacia
  • Potenziamento prestazioni sportive
  • Consapevolezza dell’Apprendimento
  • Test su intolleranze ambientali e alimentari
  • Test su rimedi fitoterapici ( Fiori Bach e Australiani)
  • Approccio corporeo  con massaggio Psicokinesiologico
  • Riequilibrio energetico con bagno sonoro
  • Sessione di rilassamento o meditazione o visualizzazione creativa
  • Riequilibrio dei Meridiani Energetici e/o dei Chakra

VIDEO  YOUTUBE SULLA PSICOKINESIOLOGIA

https://youtu.be/5WkemYbLXUs

Psicokinesiologia – Dott.ssa Alessandra Marino su Radio Radio

https://youtu.be/mals4YqeAVw

Presentazione della Psicokinesiologia della Dott.ssa Marino

Articolo sulla Psicokinesiologia

 

Giornate di Crescita Personale:

IL SENSO DI COLPA COME  PREZZO EMOZIONALE DA PAGARE NEGANDOCI SODDISFAZIONI E REALIZZAZIONI

il 10 Novembre 2024

Una giornata di crescita personale disegnata con i migliori strumenti della Psicokinesiologia una tecnica integrata terapeutica e di sviluppo del proprio potenziale, del Test Muscolare, del rilassamento e del racconto interiore per sviluppare e ricreare le proprie risorse e le abilità all’interno del Sé.

 Il tema della giornata sarà: individuare e lasciare andare gli effetti negativi del Senso di Colpa e apprendere nuove dinamiche positive per gestire le conseguenze negative di questa emozione e trasformare in Respon-abilità! 

Ideato e condotto

dalla Dottoressa Alessandra Marino

Psicologa e Kinesiologa e ideatrice della Psicokinesiologia Integrativa dello Sviluppo

“Le attitudini dell’infanzia che ci tengono lontano dalla nostra completa vita adulta”

 il 7 Dicembre  2024

Una giornata di crescita personale disegnata con i migliori strumenti della Psicokinesiologia una tecnica integrata terapeutica e di sviluppo del proprio potenziale, del Test Muscolare, del rilassamento e del racconto interiore per sviluppare e ricreare le proprie risorse e le abilità all’interno del Sé.

 Il tema della giornata sarà: individuare e lasciare andare le maggiori ATTITUDINI apprese nel corso dell’infanzia che ancore limitano il nostro potenziale di adulti! Il nostro Vero Sè vuole esprimersi! Forse questa giornata può aiutare qualcuno a farlo

Ideato e condotto

dalla Dottoressa Alessandra Marino

Psicologa e Kinesiologa e ideatrice della Psicokinesiologia Integrativa dello Sviluppo

E’ RICHIESTA LA PRENOTAZIONE TELEFONICA AL 335 6610382

 Info e contatti 335 6610382

Giovedì 18 Maggio 2023 ore 19

Associazione Il Cantiere Teatrale

Circonvallazione Gianicolense, 307, 00152 Roma  Tel 348 524 5894

Ingresso libero con tessera associativa  3 euro

 PRESENTAZIONE DEL LIBRO

Il Sovrano e la Terra di Alessandra Marino

 Sarà presente l’autrice

Reading: Paola Scotto di Tella e Paola Surace

Burn out e Gestione dello Stress in ambito Forense\

LE NUOVE CONVENZIONI ATTIVATE:

Sono  attive le convenzioni con  la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato , Assomedico e Sanimpresa.

news estive di soluzioni psicologiche

E’ ATTIVO LO SPORTELLO D’ASCOLTO  SUL POTENZIAMENTO DELLE PRESTAZIONI    SCOLASTICHE, LAVORATIVE, RELAZIONALI, SPORTIVE                             

        INFO: 3356610382

SOLUZIONI PSICOLOGICHE PROPONE INOLTRE:

Consulenza e sostegno psicologico

° Consulenza Psicologica su Aspetti Emotivi nel lavoro Forense

Sedute individuali ad approccio corporeo  e kinesiologico

Sedute di Psicologia Energetica con lavoro sui Meridiani Energetici

Potenziamento dell’Autoconsapevolezza, Autostima e Autoefficacia

Potenziamento delle Prestazioni Sportive, Scolastiche e Relazionali

Tecniche di rilassamento e training autogeno e corsi base di meditazione e visualizzazione creativa

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PSICOKINESIOLOGIA E IL CICLO DELL’AGGRESSIVITA’ NEI MERIDIANI ENERGETICI

DI  ALESSANDRA MARINO

In questo articolo vogliamo approfondire un tema già trattato precedentemente su i punti dei meridiani energetici per riequilibrare in Psicokinesiologia particolari stati di stress o disallineamento.aggressività e meridiani

La Kinesiologia, prevede una relazione tra i muscoli dell’organismo ed i meridiani energetici dell’agopuntura e studi successivi hanno trovato ulteriori connessioni con le emozioni che influenzerebbero quindi proprio i canali in cui scorre l’energia vitale.

Ultimamente  la Psicokinesiologia Integrativa dello Sviluppo© ha integrato una nuova conoscenza relativa a specifici cicli emozionali che si attivano nei vari meridiani a seguito di specifiche situazioni.

La kinesiologia già da tempo, tramite il test muscolare, riesce a determinare se l’energia circola correttamente nei 12 meridiani che regolarizzano le energia dello Ying e dello Yang. Se questa energia scorre, come l’acqua di un fiume scorre senza ostacoli, la persona è in buona salute e nel pieno del proprio slancio vitale. Se però il flusso è ostacolato o interrotto l’energia è interrotta o ristagnante, l’organismo ne risente e questo stato di cose può portare in caos il corpo fisico e aprire la porta a una serie di malattie o ad una serie di comportamenti disfunzionali o di vero e proprio auto-sabotaggio.mappe mericiani energetici

Una verifica clinica su un gruppo di pazienti ha messo in risalto un vero e proprio ciclo che si attiva a livello energetico nei meridiani quando la persona si sente esposta ad una situazione di forte aggressività o ad alta componente di competitività.

Queste persone hanno riportato in seduta racconti di episodi avvertiti a vario titolo come scontri relazionali in cui era presente un alto tasso di aggressività o di competizione lavorativa, sportiva o semplicemente di scontro di volontà. Nei vari casi le persone hanno poi espresso, oltre alla loro frustrazione per essersi sentiti sconfitti, la sensazione che il potere dell’altra persona crescesse proprio proporzionalmente al loro ripiegarsi in se stessi oppure che a seguito dell’aggressione verbale o comportamentale dell’altra persona loro stessi si sono trovati ad agire comportamenti autopunitivi da rendere ancora più facile il predominio all’altra persona.

A seguito di più di un caso di questo tipo in cui si manifestava quasi un’inversione psicologica, che può essere definita come un’anormalità psicologica associata ad un blocco o ad una alterazione del flusso energetico nei “Meridiani” che crea limiti che la persona si auto-impone, è stata messa a punto una procedura di intervento per poter riequilibrare la persona nel proprio centro di interesse e renderla capace di continuare almeno ad agire verso il proprio obiettivo e non contro di sé.

ciclo elementi

Spesso i blocchi delle energie dei meridiani sono originati da alcune emozioni che l’organismo non riesce a decodificare, a gestire o a fronteggiare. In alcune situazioni percepite come pericolose,  nel corpo avviene qualcosa eccessivo, come un meccanismo che tende ad “accontentare” l’avversario per placare l’ostilità e l’aggressività che si percepisce e non si sa gestire. Ci si sottomette e ci si arrende e i  Meridiani Energetici possono mantenere molto a lungo la memoria di forti paure, di fobie e di emozioni compulsive che si attivano quando uno stimolo nocivo viene riconosciuto.

In questi casi con la psicokinesiologia si riconosce sia l’emozione coinvolta, sia l’età di causa in cui questa si è originata, e si ricostruisce la storia di quel vissuto di sconfitta per  trasformarlo energeticamente. Ma a volte questa consapevolezza non basta quando si attiva il ciclo dell’aggressività dei meridiani andando ad orientare il proprio flusso energetico a favore dell’aggressore per sottrarsi al conflitto.

Questo ciclo passa emozionalmente dal percepire furore distruttivo che porta la persona a passività e sottomissione ( meridiano cistifellea) e da lì si passa attraverso il meridiano polmone ad andare letteralmente a condividere il nostro respiro con l’aggressore andando in unità con la sua volontà, fino a percepire e accettare una privazione, una spoliazione a livello dei meridiani dell’elemento Terra, finendo poi a sentirsi inadeguati e critici verso se stessi attraverso il flusso del meridiano vescica.

aggressivitàIn poche parole si cede l’energia a chi prevarica e si finisce per prendersela con se stessi, situazione che a livello psicologico, di autostima e soprattutto di efficacia è assolutamente deleteria.

Identificando però il ciclo dell’aggressione è possibile andare a correggere l’inversione che si crea picchiettando i  vari meridiani per scaricarli prima delle emozioni indesiderate e ripetendo poi successivamente il picchiettamento con le emozioni di rinforzo.

In questo modo si riesce a disinnescare l’attivazione compulsiva di sottomissione e si riesce a rafforzare la struttura energetica della persona almeno fino a fronteggiare la propria paura senza allearsi con il proprio avversario.

E questa diventa una prima tappa di recupero della propria autostima che può poi essere ulteriormente implementata fino a recuperare tutta la propria assertività fino ad arrivare a una vittoria vera e propria.

Insomma i meridiani, se letti e interpretati con il test kinesiologico delle emozioni e gli strumenti della psicokinesiologia, possono fornire una storia vera e propria delle tappe interrotte del nostro sviluppo di crescita ed evoluzione.  I meridiani raccontano la trasmissione delle informazioni energetiche che arrivano dall’esterno verso l’interno per permettere l’adattamento dell’organismo adeguato ai cambiamenti del corso di vita. Quindi i meridiani ci possono raccontare tutte le volte in cui emozioni o fattori relazionali hanno messo a dura prova il nostro organismo lasciandoci sopraffatti o bloccati nei confronti di particolari situazioni della nostra vita.

Con la Psico-kinesiologia Integrativa dello Sviluppo è possibile lavorare per recuperare un importante potenziale sia energetico che emozionale e riaprire tutti i canali per  attivare le giuste risorse per gestire tutte le situazioni della vita fino ad arrivare ad un alto livello di benessere anche mai sperimentato prima.

Infatti uscire dal meccanismo dell’inversione psicologica e del ciclo dell’aggressione può rappresentare un nuovo inizio per sperimentare un mondo relazionale più soddisfacente e una nuova percezione di se stessi e delle proprie possibilità di realizzarsi all’esterno.

Decodificare il funzionamento di quel “soffio vitale” in relazione alle esperienza di vita più problematiche, introducendo la persona ad una migliore gestione del potenziale energetico che gli appartiene per diritto naturale può rappresentare veramente una integrazione e accettazione delle differenti parti di se e del raggiungimento di scopi importanti prima lasciati a mani altrui.  La libertà energetica e la realizzazione dei propri scopi essenziali diventa così la strada per portare in atto le potenzialità profonde dell’Essere.

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PUNTI DEI MERIDIANI ENERGETICI E PSICOKINESIOLOGIA

di Alessandra Marino

Secondo la Kinesiologia, una tecnica nata in America agli inizi degli anni Sessanta per opera del chiropratico Dr. Goodheart, esiste una relazione tra i muscoli dell’organismo ed i meridiani energetici dell’agopuntura e cioè i canali in cui scorre l’energia vitale. Infatti Goodheart applicò in ambito clinico i test muscolari già sviluppati per l’ambiente sportivo da Henry O. Kendall e Florence P. Kendall negli anni Quaranta.

TRIANGOLO MERIDIANO MUSCOLO ORGANOGoodheart infatti  scoprì come squilibri a carico di specifici Meridiani Energetici si riflettano in squilibri a carico di muscoli o gruppi muscolari specifici, conducendolo così allo sviluppo di un concetto fondamentale: il Triangolo Muscolo – Organo – Meridiano. Esso indica come uno squilibrio che si manifesti in uno qualsiasi di tali tre Elementi del Triangolo influenzi direttamente gli altri due ad esso correlati. Studi successivi hanno rivelato che esiste anche una forte relazione tra emozioni e l’energia dei meridiani e tecniche di kinesiologia emozionale tra cui la Psicokinesiologia Integrativa dello Sviluppo© integrano la potenza della millenaria cultura della medicina cinese, con le scienza delle emozioni per proporre nuove soluzioni di benessere a chi ne vuole usufruire.

La kinesiologia tramite il test muscolare riesce a determinare se l’energia circola correttamente nei 12 meridiani che regolarizzano le energia dello Ying e dello Yang. I meridiani vengono denominati in base alla funzione vitale alla quale sono associati, Quando si identifica un blocco di energia in un meridiano, non necessariamente c’è una patologia nell’organo correlato, ma ci può essere qualche disturbo più o meno importante. Se questa energia scorre, come l’acqua di un fiume scorre senza ostacoli, la persona è in buona salute e nel pieno del proprio slancio vitale. Se però il flusso è ostacolato o interrotto l’energia è interrotta o ristagnante, l’organismo ne risente e questo stato di cose può portare in caos il corpo fisico e aprire la porta a una serie di malattie.

diagramma_dei_5_elementiPiù spesso di quanto si possa credere i blocchi delle energie dei meridiani sono originati da alcune emozioni che l’organismo non riesce a decodificare, a gestire o a metabolizzare. Spesso durante il nostro percorso esistenziale, nel corpo avviene qualcosa di importante al livello emozionale che la mente conscia e razionale non riesce a vedere né a comprendere. In questi casi disturbi psico-somatici cominciano a dare una serie di problemi, a cui la medicina tradizionale non sa dare alcuna risposta. I Meridiani Energetici possono mantenere memoria di forti paure, di fobie e di emozioni compulsive che si attivano quando uno stimolo associato viene riconosciuto. Quindi i meridiani, come anche gli stati posturali, possono contenere degli stati di blocco associati a determinati stress, che si attivano quando si attiva l’interruttore dello stress. In questi casi è fondamentale, per risolvere il disturbo psicosomatico, riconoscere sia l’emozione coinvolta, che l’età di causa in cui questa si è originata, per ricostruire la storia di quel blocco e trasformarla energeticamente. Infatti è fondamentale integrare quella particolare esperienza e  quello che era importante imparare da quella situazione, per non doversi più trovare a rivivere quella particolare lezione evolutiva.

Insomma i meridiani, se letti e interpretati con il test kinesiologico e il test emozionale, possono fornire una storia vera e propria delle tappe interrotte del nostro sviluppo di crescita ed evoluzione.

meridiani energeticiLa medicina cinese sviluppa una concezione cosmologica nella quale l’uomo è costruito sullo stesso modello dell’ambiente naturale: la sua forma corrisponde alla terra (Yin) mentre la sua funzione e fisiologia corrisponde al cielo ( Yang). Le influenze reciproche tra questi due poli stimolano e modificano in modo permanente il funzionamento della forma.

Un meridiano è un sistema organico complesso che mette il relazione le varie parti del corpo, in particolare l’interno dove si trovano gli organi con l’esterno, la pelle e i cinque sensi.

I meridiani garantiscono la trasmissione delle informazioni energetiche che arrivano dall’esterno verso l’interno per permettere l’adattamento dell’organismo adeguato ai cambiamenti del corso di vita. Quindi i meridiani ci possono raccontare tutte le volte in cui emozioni o fattori relazionali hanno messo a dura prova il nostro organismo lasciandoci sopraffatti o bloccati nei confronti di particolari situazioni della nostra vita.

Con la Psicokinesiologia Integrativa dello Sviluppo è possibile lavorare e indagare attraverso l’energia dei meridiani, sulle nostre relazioni, e su eventuali inadeguatezze rispetto ad aree di vita o ambiti emozionali specifici, per recuperare un importante potenziale sia energetico che prettamente emozionale e attraversare un particolare “disturbo” per arrivare ad un alto livello di consapevolezza e benessere mai immaginato prima.

DSCN3475La Psico-Kinesiologia grazie al test muscolare, individua le emozioni correlate ai meridiani coinvolti in un disturbo specifico e il più delle volte misterioso, e offre così la possibilità di avere accesso alla memoria più profonda e intima del corpo, avendo la possibilità di decodificare il funzionamento di quel “soffio vitale” in relazione alle esperienze di vita più problematiche, introducendo la persona ad una migliore gestione del potenziale energetico che le appartiene per diritto naturale.

Nella profondità della memoria delle nostre cellule è sempre possibile rintracciare la genesi delle nostre difficoltà e la via alle soluzioni per il nostro benessere.

 

 

 

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LA SINTONIZZAZIONE PRIMARIA

 UN BISOGNO FONDAMENTALE DELL’INFANZIA E DELL’ETA’ ADULTA

di Alessandra Marino

Il bambino, alla nascita, non ha ancora completato il suo sviluppo per la prosintonizzazione primariapria sopravvivenza, come invece accade in altre specie animali, in cui i cuccioli possono sopravvivere anche se separati alla nascita della madre. Per questo la creatura umana ha  assoluto bisogno di venire accolta da qualcuno che svolga per lei una funzione di mediazione con il mondo esterno, Il neonato, come sostiene il grande psicologo Winnicott, ha bisogno di essere sostenuto, toccato con amore e deve essere avvicinato agli oggetti attraverso l’esperienza dell’adulto caregiver  per poter iniziare a conoscere il mondo. La sintonizzazione emotiva rappresenta quel nido caldo dove essere accolti e fare esperienza della propria esistenza. Essere riconosciuti, ascoltati, e compresi permette, infatti di costruire la base sicura per una crescita sana. Per fare questo l’adulto deve riuscire ad incontrare empaticamente i bisogni del neonato, quindi è necessario mettersi in un’attitudine di ascolto, attenzione e pazienza, piuttosto che il solo “fare” tutte le attività di cura della madre.  Entrare in un contatto profondo con un altro essere, la capacità di sintonizzazione appunto, è infatti fin dalla nascita uno dei maggiori piaceri profondi dell’essere umano che ci fa sentire appagati. L’esperienza di una buona sintonizzazione emotiva  è fonte di fiducia nella bontà di se stessi, del mondo e delle relazioni. Ma come è vero questo, è vero anche il contrario e cioè che l’assenza o insufficienza di questa sintonizzazione porta il bambino a sperimentare quello che lo psicologo Bowlby, definiva uno stile di attaccamento insicuro e la sua percezione sarà quella di una maggiore precarietà delle relazioni e percepire il mondo come minaccioso. Nella vita adulta ognuno porta con sé questo vissuto originario e spesso molti contesti si riattivano i bisogni primari di essere capiti sostenuti e aiutati, ad esempio tutte le volte che il nostro contesto ambientale cambia e si devono creare nuovi reti di relazioni, accordi e abitudini.

Il ruolo degli eventi psicosociali stressanti o “life events”, possono portare ad una sindrome da stress che può influire, anche solo temporaneamente sulla qualità di vita dell’individuo. D’altra parte sarebbe difficile immaginare che l’uomo, vivendo in un contesto sociale con il quale interagisce e con il quale stabilisce legami affettivi, possa passare indenne attraverso a tutte le modificazioni, a tutti i cambiamenti, traumatici e non, ai quali va incontro nell’ambiente sociale. Questi eventi, che possono rappresentare anche naturali evoluzioni del ciclo di vita, come matrimonio, separazione, cambio di lavoro, trasloco, sono momenti estremamente delicati che vanno gestiti con cura e consapevolezza e se necessariotrasloco ricorrere ad una rete di supporto e contenimento specifico per superare il momento critico. Infatti la “sintonizzazione primaria” ripropone in modo radicale il tema della fiducia verso il mondo esterno. Conoscere questo funzionamento in noi stessi e riconoscerlo negli altri è importante: permette di ricordare che siamo tutti vulnerabili, e suggerisce possibili strategie per ricreare legami sociali e personali nei momenti di stress. In questi casi la presenza di un “mediatore” tra l’individuo e il mondo esterno è particolarmente utile sia nei confronti del mondo esteriore che di quello mondo intrapsichico dell’individuo.

Non a caso negli ultimi anni stanno sorgendo moltissime agenzie di servizi che si propongono di sintonizzarsi sul bisogni dell’individuo per “risolverli” nel mondo esterno.

Ma è importante anche non dimenticare l’importanza della corretta gestione delle emozioni interne ed esterne e quindi ricordarsi che la figura dello psicologo, specialista nella comunicazione, può fornire anche con poche consulenze (fruibili anche a distanza) un fondamentale rafforzamento della propria forza di  identità in momenti di importanti cambiamenti evolutivi.

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LA PSICOKINESIOLOGIA INTEGRATIVA DELLO SVILUPPO COME CHIAVE DI ACCESSO AL NOSTRO “SE” PIU’ PROFONDO

PSICO-KINESIOLOGIA PER CONOSCERE IL NOSTRO SE' PIù PROFONDO

PSICOKINESIOLOGIA E CONOSCENZA DEL NOSTRO SE’ PIù PROFONDO

di Alessandra Marino 

Sempre più, nel nostro tempo si avverte il bisogno di comprendere noi stessi, la nostra storia e il nostro “Sè” più profondo per poter dare un senso alla nostra vita, al nostro percorso e alle ragioni più profonde del nostro Essere e della nostra anima che spesso ci sfuggono, lasciandoci dentro un senso di insoddisfazione e irrequietezza più o meno invalidante. Le mode del nostro tempo, i modelli che i mass media quotidianamente ci propongono, la cultura dell’immagine che sembra aver permeato il nostro mondo, sostituendo la cultura di un passato anche prossimo e delle tradizioni delle generazioni precedenti, che ancora erano legate al ritmo, al senso e alla saggezza della natura, ci lasciano spaesati e con insufficienti punti di riferimento fuori da noi stessi.

SCARICA L’ARTICOLO IN PDF ESSENZIALMENTE ENERGIA N°_25

 Oggi per ritrovare questi ritmi e questa saggezza innata ci è rimasto quasi esclusivamente il nostro corpo, nella sua saggezza e verità profonda, nei suoi sintomi, nelle sue emozioni a volte represse, e a volte inaccettabili e inaccettate dalla nostra auto immagine che vogliamo presentare all’esterno.

E per quanto possa sembrare paradossale, in una cultura come la nostra, che ha sempre separato corpo e spirito, se effettuiamo una lettura attenta, non c’è niente di più vicino e capace di rappresentare la nostra anima, che la verità “profonda” del nostro corpo. Continua a leggere

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ANDARE OLTRE LE RELAZIONI SIMBIOTICHE CON LA PSICOKINESIOLOGIA INTEGRATIVA DELLO SVILUPPO

ANDARE OLTRE LE RELAZIONI SIMBIOTICHE
CON LA PSICOKINESIOLOGIA INTEGRATIVA DELLO SVILUPPO
Di
Alessandra Marino

Laureata in Lettere, Psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione, specializzata in Psicologia del Benessere nel Corso di Vita , Kinesiologa professionista e ideatrice della Psico-Kinesiologia Integrativa dello Sviluppo dello Sport e del Benessere©

Con il termine simbiosi (dal greco sun e bios cioè vita insieme) si indica la relazione che si instaura tra due individui, tesa ad un beneficio reciproco o di uno almeno dei partner senza che l’altro ne riceva danno.
In termini psicologici la simbiosi è una normale tappa dello sviluppo del bambino che, nei primi anni di vita, vive in stretta dipendenza con gli adulti che se ne prendono cura. Questa relazione simbiotica tende progressivamente ad evolversi man mano che il bambino tende ad individuarsi e a diventare piano piano più autonomo.
Alcuni autori in campo psicologico, considerano però la psicopatologia come il risultato di una relazione simbiotica non risolta. Infatti la relazione simbiotica può proseguire anche nello stadio adulto e riproporsi di relazione in relazione in un gioco di continuità che l’analisi transazionale definisce “giochi psicologici” Infatti una volta instaurata, la simbiosi fa sì che i partecipanti si sentano a proprio agio, ma questo agio ha un prezzo molto elevato, in quanto implica il sacrificio di una buona parte delle risorse individuali. In altre parole, si può dire che la stabilità viene acquisita a patto che entrambe le persone svalutino le proprie capacità, in modo che ciascuno senta di aver bisogno dell’altro. Nella simbiosi ciascun individuo svaluta se stesso e l’altro. Per giustificare la simbiosi si mantengono convinzioni grandiose del Genitore e del Bambino come “ Io non posso fare niente” oppure “ Vivo solo per te”. Nel gioco simbiotico l’adulto è fuori uso.
Le relazioni simbiotiche però non sono di pertinenza esclusiva dalla psicopatologia, infatti questo tipo di relazioni sono più comuni di quanto si possa pensare e definiscono anche la persona prevalentemente sana che mantiene, in qualche ambito di vita una specifica debolezza o dipendenza affettiva, senza che la funzionalità di vita ne risulti inficiata.
Di solito, quando le persone con accenti simbiotici si incontrano, comunicano tra di loro tacitamente il ruolo che vogliono assumere all’interno della relazione con un invito simbiotico. Rivivere la simbiosi dà un senso di sicurezza, sia che ci si trovi a rivivere il ruolo di accudito che di accudente: nel primo caso non ci si deve occupare di nulla perché il problema è sotto la responsabilità di chi si assume l’onere del prendersi cura, nel secondo caso, comunque non ci si deve preoccupare perché il problema è dell’altro. Reagire alla simbiosi con rabbia equivale a rinforzarla dal momento che, spostando sull’altro la responsabilità di risolvere la relazione simbiotica, di fatto non la si scioglie.
Nella scelta del partner, così come nella costruzione del rapporto di coppia, la persona che non ha raggiunto appieno la propria autonomia tende a riproporre gli stessi schemi antichi e non risolti che hanno determinato l’insuccesso della differenziazione dai propri genitori. La sensazione di avere pezzi mancanti, e di potersi completare solo nell’unione con l’altro, è il vissuto che accompagna il vivere in simbiosi percepito come unica via per sentirsi interi e funzionanti. L’espressione patologica della simbiosi è la passività. Essa si manifesta quando la persona perde il ruolo di soggetto attivo dinanzi alle situazioni: non reagisce più agli stimoli o non lo fa efficacemente.
L’obiettivo sano di ogni coppia può essere colto nell’invito che propone G.K Gilbran, nel libro “Il profeta”, a proposito del matrimonio:

“Ma che ci siano spazi nel vostro stare insieme,
E che i venti del cielo danzino tra di voi.
Amatevi vicendevolmente, ma il vostro amore non sia una prigione:
Lasciate piuttosto un mare ondoso tra le due sponde delle vostre anime.
Riempitevi la coppa uno con l’altro, ma non bevete da una sola coppa.
Scambiatevi a vicenda il vostro pane, ma non mangiate dallo stesso pane.
Cantate insieme e danzate e siate allegri, ma che ciascuno sia solo.
Come le corde di un liuto, che sono sole, anche se vibrano per la stessa musica.”

Per chi ha vissuto una intera vita in relazioni simbiotiche andare oltre a questa visione del mondo può sembrare una impresa impossibile anche se le stesse relazioni affettive possono essere giunte ad un punto di non ritorno e la dipendenza simbiotica possa essere vissuta come un girone infernale senza via di uscita.
Ma arriva un punto della propria esperienza emotiva in cui si capisce che è necessario cambiare, che non si può più proseguire sulla stessa, solita strada pena l’alienazione da se stessi e dalla propria esistenza. La vita, il tempo, lo spazio, il corpo propri sembrano infatti appartenere a qualcun altro, all’altro a cui fino a poco tempo prima si delegava la gestione della propria vita quotidiana. Anche quando si è adulti ci si può ritrovare intrappolati a vivere emozioni assolutamente infantili e ad un certo punto arriva prepotentemente la necessità di continuare il percorso di crescita che si era fermato e a voler diventare del tutto adulti. E in questo momento che arriva, fortunatamente, per molti, che è necessario aprirsi all’aiuto di un professionista che possa aiutare a vedere le proprie strutture mentali e emozionali che si ripetono e a cercare di trasformare il processo ciclico in processo a spirale per proseguire la propria evoluzione personale.
Su questa importante tematica esistenziale la Psico-kinesiologia Integrativa dello Sviluppo, tecnica originale di intervento terapeutico ed educativo ideata dalla Dott.ssa Alessandra Marino, propone una serie di valutazioni e modalità di intervento integrando la teoria degli Stadi di Sviluppo di Erick Erikson (1902-1994) con una serie di interventi più specifici di Psicologia Energetica, Kinesiologia Emozionale, e tecniche di intervento energetico sui meridiani dell’agopuntura e sui chackra.
Erikson fu un allievo di Freud che formulò una teoria sullo sviluppo chiamata psicosociale. Egli si distaccò dal pensiero freudiano nel momento in cui cominciò a considerare le fasi di Freud troppo limitative e troppo poche. Propose così che vi fossero 8 stadi (fasi) di sviluppo, ciascuna caratterizzata da un particolare conflitto o crisi che deve essere affrontato e risolto: Le fasi di Erikson sono correlate a quelle di Freud, ma mentre per lui l’ultima fase si ha nell’adolescenza, per Erikson anche l’età adulta si articola nelle tre fasi sovrascritte. Tutte le fasi di Erikson si imperniano non su una parte del corpo, ma sul rapporto di ciascuna persona con l’ambiente sociale: per sottolineare l’importanza delle influenze sociali e culturali Erikson chiamò la sua teoria psicosociale. Ad esempio il PRIMO STADIO DI SVILUPPO. psico-sessuale, che va dalla nascita ai 2 anni di vita e che corrisponde allo STADIO ORALE di Freud, è caratterizzato da una predisposizione verso la vita, e la società che la rappresenta. di FIDUCIA o SFIDUCIA, e queste emozioni basilari e predominanti andranno a costituire un approccio all’esistenza che poi influenzerà la possibilità di poter superare o meno le difficoltà evolutive del passaggio degli altri stadi di sviluppo successivi. Se il bambino non riesce ad aprirsi alla fiducia nei confronti della propria esistenza e del suo mondo circostante, probabilmente rimarrà bisognoso e insicuro e gli risulterà troppo difficile superare la simbiosi nelle proprie relazioni man mano che crescerà. 
Quando, durante un interevento di Psico-kinesiologia Interativa si individua uno specifico blocco al primo stadio di sviluppo ericksoniano, si cerca di ripristinare sia a livello energetico sia a livello psicologico che cognitivo una visione allargata delle possibilità relazionali della persona, ristrutturando le credenze limitanti o le vere e proprie negazioni nei confronti delle possibilità creative e della possibile fonte di esistenza di esperienze piene di appagamento e soddisfazione in ambito relazionale. In realtà si torna a modellare la possibilità creativa propria di ogni individuo, che si dispiega prevalentemente durante l’infanzia, per dare nuove possibilità di realizzazione all’individuo che per eventi traumatici o per mancanza di giusti stimoli di sviluppo si è richiuso troppo presto in un piccolo mondo di possibilità limitate, che non gli permette di esplorare il potenziale proprio dell’Essere Umano.
Un processo evolutivo è pertanto sempre possibile e recuperabile all’interno della propria potenzialità per tutti quelli che riescono a percepirne l’esigenza e sono così arditi da chiedere un aiuto sempre disponibile. L’evoluzione di ogni singolo individuo rappresenta la scintilla e la spinta per l’evoluzione dell’intero pianeta. E la Psico-kinesiologia, frutto di molti anni di studio e di ricerca, umilmente si pone al servizio della vita e dell’evoluzione.

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L’ALLERGIA E LE INTOLLERANZE ALIMENTARI IN UNA VISIONE INTEGRATA PSICO-KINESIOLOGICA

DI

ALESSANDRA MARINO

“L’Allergia è definita una malattia del sistema immunitario caratterizzata da reazioni eccessive portate da particolari anticorpi (reagine o IgE) nei confronti di sostanze abitualmente innocue come ad esempio pollini o a un particolare tipo di cibo. Il concetto di “allergia” fu introdotto nel 1906 dai pediatri viennesi Clemens von Pirquet e Béla Schick i quali furono i primi a osservare come il sistema immunitario potesse svolgere anche un ruolo dannoso con risposte alterate dopo la somministrazione di siero eterologo o del vaccino del vaiolo a scopo terapeutico

 

È definita intolleranza alimentare la reazione tossica all’ingestione di un cibo non dovuta a fenomeni immunitari. Nel 1991 l’allergologo Allen P. Kaplan descriveva la differenza tra le allergie tradizionali e le intolleranze alimentari, descrivendo casi in cui non si rilevava una produzione in grande quantità di immunoglobuline E (IgE), da qui nasce la sua definizione delle intolleranze alimentari, allergie non allergiche.”

Al di là  delle definizioni, l’allergia o l’intolleranza, come la conosciamo tutti nella nostra esperienza quotidiana diretta o indiretta è una reazione particolare o esagerata dell’organismo a qualche cosa avvertito come nocivo e pericoloso. E questa particolare reazione, attivando in modo anomalo le risposte dell’organismo è facilmente individuabile attraverso il test kinesiologico o test muscolare. Infatti ogni cambiamento significativo dell’organismo  provoca un cambiamento dello stato energetico della persona e quindi anche del suo tono muscolare. E dal momento che il cervello registra sempre tutti i dati di ciò che viene considerato come pericoloso, il semplice avvicinare al campo della persona un alimento o una sostanza sospetta, darà un cambio di tono muscolare, nel caso che questa sostanza rientri nell’elenco degli allergeni. E ancora di più, si può riscontrare che, se una sostanza viene considerata nociva dal sistema anche solo chiedendo alla persona di “pensare alla sostanza”, (perché anche solo evocare una cosa, è sufficiente al cervello per attivare tutto il quadro energetico e muscolare relativo a quell’imput) avremo la risposta di calo muscolare.  Continua a leggere

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SCOLARIZZAZIONE, DIVERSITA’, SOSTEGNO E PSICO- KINESIOLOGIA INTEGRATIVA DELLO SVILUPPO

SCOLARIZZAZIONE, DIVERSITA’, SOSTEGNO E PSICO- KINESIOLOGIA INTEGRATIVA DELLO SVILUPPO

SCARICA L’ARTICOLO IN PDF POTENZIAMENTO DELL’APPRENDIMENTO CON LA PSICO-KINESIOLOGIA INTEGRATIVA DELLO SVILUPPO

 

CONSAPEVOLEZZA DELL'APPRENDIMENTO CON LA PSICO-KINESIOLOGIA
CONSAPEVOLEZZA DELL’APPRENDIMENTO CON LA PSICO-KINESIOLOGIA

G. ha 3 anni, è cresciuto mangiando biologico, con cure omeopatiche, kinesiologiche e osteopatiche, con genitori competenti che gli hanno sempre lasciato la scelta e dato spiegazioni ad ogni perché. Ha spiccate abilità motorie, a 2 anni e mezzo va già in bicicletta senza rotelle, anche se chiede al padre se, dopo, gli può mettere anche a lui le rotelle, come tutti i suoi  amichetti!

Dopo l’asilo nido vissuto serenamente, G. vive un inserimento  problematico alla scuola dell’infanzia. Le maestre impreparate a gestire 24 bambini di tre anni, urlano, impongono regole autoritarie, usano minacce paurose per un bambino piccolo che ascolta i grandi e dà senso alle loro parole, come G. è stato abituato a fare a casa. “Se piangi nessuno viene a prenderti e resti qui da solo fino a che non fa buio” oppure “Elisa ha mangiato tutto e la sua mamma è contenta, tu non hai mangiato niente e la tua mamma non sarà contenta di te”.

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FORMAZIONE : KINESIOLOGIA EMOZIONALE E SCI.

Tra i picchi innevati tre giorni intensivi di formazione con la kinesiologia per i maestri di sci.

Giornate di formazione per potenziare le prestazioni sciistiche

Partendo dai presupposti basilari della Kinesiologia, e cioè che esiste una relazione tra i muscoli dell’organismo ed i meridiani energetici dell’agopuntura e cioè i canali in cui scorre l’energia vitale, è nato il progetto di applicare formazione specifica con intervento kinesiologico in ambito sportivo, per aiutare gli sportivi nella consapevolezza e regolazione emozionale ed energetica.  Infatti dopo aver applicato fruttuosamente questa metodologia in atleti di tiro con l’arco, e di tiro a segno, ci è stato richiesto di applicare l’intervento in un gruppo di maestri di sci che a loro volta  istruiscono e formano le nuove leve dell’arte sciistica sulle vette del Tonale.

Scarica l’articolo in pdf della Rivista Essenzialmente Energia

Un’avventura tutta da ideare, pur avendo la solidità dei nostri strumenti sia di kinesiologhe che di formatrici.  Infatti il gruppo era formato da sei maestri di sci già a loro volta formatori, dai 23 ai 54 anni, ( 3 uomini e 3 donne), dotati di grande professionalità, con richieste eterogenee. Alcuni desideravano acquisire strumenti specifici per gestire i gruppi di allievi, altri volevano imparare in prima persona a gestire le proprie emozioni, altri volevano acquisire qualche minimo strumento per migliorare le proprie prestazioni nei giorni di perdita di armonia, o quando ci si sente osservati o sotto esame e su come poterlo anche comunicare.

Quindi le parole chiave del nostro intervento sono state: prestazioni, emozioni, comunicazione, gestione efficace e energia.

Il primo giorno ci siamo quindi focalizzate sullo sciogliere lo stress di prestazione sugli standard che ci sono imposti dall’esterno, che noi imponiamo a noi stessi e che poi imponiamo agli altri. Attraverso sedute individuali, e successivamente condivisioni di gruppo, abbiamo affrontato il grande scoglio della spontaneità e la libertà di movimento, sia mentale che fisico, che immobilizzava spesso le loro potenzialità espressive, in quanto legati a vecchi schemi o tecniche sciistiche consolidate che ripetevano da svariati anni. Continua a leggere

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PSICOLOGIA E KINESIOLOGIA INTEGRATE PER POTENZIARE LE PRESTAZIONI SPORTIVE E L’APPRENDIMENTO

PICO-KINESIOLOGIA E PRESTAZIONI SPORTIVE

POTENZIARE LE PRESTAZIONI SPORTIVE CON LA PSICO-KINESIOLOGIA

Integrando le tecniche di queste due discipline, Psicologia dello Sport e tecniche di Kinesiologia Integrativa, che possono potenziarsi a vicenda nella loro complementarità, è possibile ottentere importanti risultati nel potenziamento sportivo e anche nella consapevolezza dell’apprendimento, sia durante la scolarizzazione sia in età adulta. Questa modalità di intervento è stato messo a punto nell’ambito di due ricerche sperimentali effettuate sotto la supervisione dell’Università La Sapienza di Roma, Facoltà di Psicologia, Dipartimento di Sviluppo e Scolarizzazione. In questo articolo verranno presi in analisi i risultati della ricerca effettuata e condotta su atleti agonisti in Tiro con l’Arco.

Scarica l’articolo in pdf della Rivista Federale di Tiro l’Arco  ARCIERI_n_1_2009

TIRO CON L’ARCO: GESTIONE DELLE EMOZIONI  E KINESIOLOGIA EMOZIONALE ONE BRAIN SYSTEM.

Risultati di una ricerca psicologica con un intervento kinesiologico a cura della Dott.ssa Alessandra Marino

 Secondo la Kinesiologia, una tecnica nata in America agli inizi degli anni Sessanta per opera del chiropratico Dr. Goodheart, esiste una relazione tra i muscoli dell’organismo ed i meridiani energetici dell’agopuntura e cioè i canali in cui scorre l’energia vitale. Infatti Goodheart applicò in ambito clinico i test muscolari già sviluppati per l’ambiente sportivo da Henry O. Kendall e Florence P. Kendall negli anni Quaranta. Continua a leggere

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